Nel fine settimana si comincia con le melagrane Wonderful e il clementine Caffin

  • Categoria: Company Life
13/10/2023

"Con le varietà precoci siamo quasi giunti a fine stagione, iniziata il 10 settembre con una settimana di ritardo. Abbiamo registrato un 40% in meno di produzione, ma le temperature elevate hanno favorito la qualità dei frutti. Pronta alla raccolta è ora la varietà Wonderful, con la quale cominceremo nel fine settimana. Anche in questo caso registriamo un 30% in meno di resa, ma il calibro si presenta maggiore rispetto alle melagrane precoci. Parliamo di una pezzatura di 400-500 grammi a frutto".

A dichiararlo è Natalino Gallo, presidente dell'Organizzazione di produttori Agricor di Corigliano-Rossano (CS), proprietaria del marchio commerciale Gallo.

Secondo Gallo, il generale calo produttivo è dovuto alle piogge registrate fino al 15 giugno, che ha intaccato l'allegagione dei frutti.

Op Agricor conta 100 ettari a melagrane, per una produzione totale che nella scorsa stagione si era attestata tra le 2.000 e le 2.200 tonnellate.

 

Campagna agrumi: si parte con la varietà Caffin

Negli ultimi 20 anni, l'Agricor ha iniziato la stagione agrumicola sempre intorno al 10-11 ottobre. "Quest'anno partiremo con il clementine Caffin tra il 14 e il 15 ottobre, con quasi una settimana di ritardo, al fine di raggiungere colore e grado Brix adeguati alla commercializzazione. I quantitativi iniziali saranno abbastanza limitati. Ancora più in ritardo sarà il clementine Comune, la cui campagna non dovrebbe iniziare prima di novembre inoltrato", dichiara Gallo.

"Mancano le escursioni termiche e quindi gli agrumi non raggiungono la giusta colorazione. In questi giorni si registra ancora un clima caldo-umido, con temperature che sfiorano i 30 °C e che favoriscono l'insorgenza di fitopatie. Questo, in aggiunta alla maggiore irrigazione, fa lievitare i costi di produzione, che sono già elevati".

"Resa inferiore e costi di produzione in aumento: è un'equazione che non funziona. Nella Piana di Sibari vedo aziende che non sono più curate come una volta, proprio a causa dei costi crescenti - sottolinea Gallo - A livello commerciale, la legge di mercato prevede che, a fronte di più limitati volumi di prodotto, il prezzo dovrebbe salire. Però le preoccupazioni non mancano a causa di due fenomeni in particolare: fa ancora troppo caldo, quindi i consumatori non sono invogliati all'acquisto di agrumi; c'è da fare i conti con la crisi inflattiva".

A quest'ultimo proposito, e parlando anche del patto anti-inflazione che esclude l'ortofrutta (cfr. FreshPlaza del 27/09/2023), il presidente della Op Agricor commenta ulteriormente: "Per quanto concerne l'ortofrutta, il vero problema sta nel come viene offerto il prodotto. Riferendomi al sud Italia, la realtà ortofrutticola è ancora molto frammentata e le produzioni verranno sempre aggredite, quando si tratta di prezzi".

"Noi abbiamo l'obbligo morale di salvaguardare il reddito dei nostri soci produttori, altrimenti il rischio che la nostra agrumicoltura scompaia non è così lontano. E se ciò dovesse accadere, saremmo costretti a rivolgerci agli spagnoli, le cui quotazioni saranno molto più elevate", conclude Gallo.